Specialty coffee: cosa chiedere a una torrefazione prima di iniziare
Quando si decide di proporre specialty coffee, la scelta della torrefazione partner è cruciale. Non basta acquistare un buon caffè: serve creare una vera sinergia, basata sulla fiducia, la trasparenza e l’allineamento degli obiettivi. Ecco cinque domande fondamentali da porre per partire con il piede giusto e costruire un rapporto duraturo e vantaggioso per entrambe le parti.
Quando si decide di proporre specialty coffee, la scelta della torrefazione partner è cruciale. Non basta acquistare un buon caffè: serve creare una vera sinergia, basata sulla fiducia, la trasparenza e l’allineamento degli obiettivi. Ecco cinque domande fondamentali da porre per partire con il piede giusto e costruire un rapporto duraturo e vantaggioso per entrambe le parti.
1. Da dove proviene il caffè?
Ogni origine ha un profilo sensoriale unico, legato al terroir, all’altitudine, alla varietà botanica e al metodo di lavorazione. Chiedere la provenienza ti permette di capire che tipo di esperienza vuoi offrire: preferisci aromi floreali ed eleganti come quelli dell’Etiopia, oppure note più intense e cioccolatose tipiche del Brasile? La provenienza è anche un primo indice di tracciabilità: più dettagli riesci ad avere (azienda agricola, regione, altitudine), più puoi trasmettere valore al cliente.
2. Che tipo di lavorazione ha subito?
Naturale, lavato, honey, anaerobico: la lavorazione influisce moltissimo sul gusto finale. Una torrefazione seria ti spiega il metodo scelto e le ragioni, e ti guida nella degustazione per capire se il profilo corrisponde alle aspettative della tua clientela. Inoltre, lavorazioni più innovative possono essere un elemento di storytelling molto potente nel tuo locale.
Ad esempio, un caffè naturale etiope potrà avere sentori di frutti rossi fermentati, mentre un lavato colombiano offrirà una tazza più pulita e luminosa. Capire queste differenze ti aiuta a creare un’offerta coerente e interessante.
3. Che punteggio ha ottenuto?
Lo specialty coffee, per definizione, deve avere un punteggio SCA (Specialty Coffee Association) superiore a 80 punti. Chiedi sempre questa informazione per valutare la qualità reale. Un punteggio di 84-85 è già ottimo per iniziare, ma se vuoi stupire puoi salire verso l’eccellenza (87+), magari per referenze in edizione limitata o servite con metodi alternativi.
Il punteggio è spesso accompagnato da una scheda di valutazione: chiedila e impara a leggerla, perché è uno strumento prezioso per comunicare meglio con i tuoi clienti.
4. Offrite supporto alla formazione del personale?
Una buona torrefazione ti affianca almeno nelle fasi iniziali: formazione sulla corretta estrazione, sulla comunicazione del prodotto e sulla gestione della macchina. Se non c'è supporto, valuta se è la scelta giusta per iniziare.
La formazione non deve essere per forza complessa: anche un paio d’ore con un trainer dedicato possono fare una grande differenza. Alcune torrefazioni offrono anche corsi online, materiale informativo, video dimostrativi e schede tecniche da esporre nel locale.
5. Come gestite le forniture e i riordini?
Logistica, quantitativi minimi, tempi di consegna: tutto va chiarito subito. Lo specialty non può diventare un peso operativo. Idealmente, una buona torrefazione ti offre flessibilità, ordini modulari e comunicazione rapida. Chiedi anche se c’è la possibilità di ricevere campioni prima di confermare un ordine.
Verifica se hanno un sistema di tracciamento online, se puoi programmare le consegne o se puoi personalizzare il packaging. Tutti dettagli che, a lungo termine, fanno la differenza.
Bonus: il ruolo del broker
Un broker conosce diverse torrefazioni e può selezionare quelle più adatte al tuo stile, alla tua clientela e alle tue esigenze operative, ottimizzando tempi e rischi. È una figura strategica soprattutto se sei all’inizio e non vuoi legarti a un solo fornitore.
Il broker può accompagnarti nella degustazione, aiutarti a leggere le schede tecniche, spiegarti le differenze tra i prodotti e suggerirti una rotazione stagionale.
Conclusione
Non tutte le torrefazioni sono uguali. Fare le domande giuste ti permette di iniziare con consapevolezza e scegliere un partner che ti accompagni nella crescita, non solo nella fornitura. L’obiettivo non è solo trovare un buon caffè, ma costruire un’offerta che rispecchi il tuo locale e parli davvero ai tuoi clienti. E se ti affidi a un broker esperto, questo percorso diventa ancora più fluido, semplice e stimolante.